Il sentiero inizia dal rifugio La Maline, a quota 900 m., e dopo un primo tratto in piano scende fino a raggiungere il bivio (circa 35′-40′ che permette di percorrere il Sentiero Martel o l’Imbut (615 m. circa).
Il sentiero è attorniato dalle altissime pareti del canyon ed offre scorci molto suggestivi; non presenta particolari difficoltà e solo alcuni tratti vanno percorsi con attenzione, specie dove le rocce risultano più lisce; sono presenti alcune scale e cavi che agevolano in questi tratti meno facili. Buona parte del sentiero è percorsa all’interno di un bosco a poca distanza dal fiume; in alcuni punti si può raggiungere la riva del fiume e fare una breve sosta.
Il sentiero prende il nome dal geografo e geologo francese Martel, che nel 1905 effettuò la prima discesa completa del Grand Canyon del Verdon.
Dopo il bivio si arriva, in circa 2h, al cartello che segnala il punto panoramico La Mescla (648 m. circa): si percorre la deviazione, circa 15′, fino ad arrivare a ridosso della riva dove si può ammirare la confluenza del fiume Artuby nel Verdon; si ritorna al sentiero principale seguendo il percorso fatto all’andata.
Ancora 1h circa di cammino, seguendo l’ondulazione del sentiero, e si raggiunge (altezza 748 m.) dove inizia una lunga e ripida scala (Breche Imbert, dal nome dell’ingegnere che aprì questo percorso nella roccia) che dopo 252 gradini e 100 m. di dislivello in discesa riporta verso il fondo del canyon e vicino ad un punto panoramico; il passaggio è molto suggestivo ed avviene attraverso due strette pareti.
Dopo la scalinata si prosegue ancora per circa 1h30′ su percorso sempre ondulato e con alcuni brevi tratti dove è presente un cavo che aiuta a percorrere le leggera pendenza; dopo questa parte di sentiero si arriva alla prima di tre gallerie che sono state scavate all’epoca della prima guerra mondiale.
La prima galleria rimane un pò nascosta rispetto al sentiero: all’interno si notano alcune rotaie. Dopo alcuni minuti si raggiunge la seconda galleria, la più breve, ed in veloce successione la terza con alcune “finestre” verso l’esterno dove è possibile ammirare il canyon.
Usciti dall’ultima galleria si scende una breve scalinata che porta alla riva del Verdon, dove si trova una piccola spiaggia; da questo punto si può proseguire per l’ultimo tratto del sentiero che porta a Pont Sublime o, seguendo la strada asfaltata, al vicino belvedere.
Il ritorno al rifugio La Maline avviene in auto o taxi e si può percorrere la panoramica Route de Cretes, che permette la vista su buona parte della valle oltre che potersi fermare ad ammirare i punti dove gli scalatori risalgono le pareti del canyon.
Note portare pila frontale o torcia per la presenza delle gallerie verso la fine del sentiero