Il cloro è un gas altamente reattivo. È un elemento naturale. I più grandi utilizzatori di cloro sono aziende che preparano bicloruro di etilene e gli altri solventi clorurati, resine di polivinilcloruro (PVC), clorofluorocarburi ed ossido di propilene. Le aziende cartiere usano il cloro per candeggiare la carta. Gli impianti di trattamento di acqua e di acqua reflua usano il cloro per ridurre il livello nell’acqua dii microorganismi che possono trasmettere malattie agli esseri umani (disinfezione).
L’esposizione a cloro può verificarsi nel posto di lavoro o nell’ambiente a seguito di rilascio in aria, acqua, o terreno. Le persone che usano candeggiante di lavanderia e i prodotti chimici per le piscine che contengono i prodotti a base di cloro non sono solitamente esposte al cloro in se. Il cloro è generalmente presente soltanto in stabilimenti industriali.
Il cloro entra nel corpo attraverso respirazione di aria contaminata o attraverso l’ingestione di acqua e cibo contaminati. Non rimane nel corpo, a causa della sua reattività.
Gli effetti del cloro sulla salute umana dipendono dalla quantità di cloro presente e dalla durata e frequenza di esposizione. Gli effetti dipendono inoltre dalla salute dell’individuo o delle condizioni dell’ambiente a seguito di esposizione.
La respirazione di piccole quantità di cloro in brevi periodi di tempo ha effetti negativi sull’apparato respiratorio umano. Gli effetti vanno da tosse e dolori toracici, a ritenzione di acqua nei polmoni. Il cloro irrita la pelle, gli occhi e l’apparato respiratorio. Questi effetti non tendono ad accadere ai livelli di cloro normalmente trovati nell’ambiente.
Gli effetti sulla salute connessi alla respirazione o al consumo di piccole quantita’ di cloro in lunghi periodi di tempo non sono noti. Alcuni studi indicano che alcuni li operai sviluppano effetti negativi a seguito di esposizione ripetuta di cloro da inalazione, ma altri no.
L’iperclorazione shock (o superclorazione) prevede l’immissione nel sistema di dosi elevate di cloro (20-50 mg/L), il filtraggio dell’acqua e l’immissione di nuova acqua fino ad avere una concentrazione di cloro di circa 1 mg/L; si usa sodiodicloroisocianurato (cloro in granuli a rapida dissoluzione): è da considerarsi occasione talvolta ingiustificata di carichi eccessivi di disinfettante. Il trattamento di superclorazione viene effettuato prima della attivazione stagionale dell’impianto e periodicamente, in genere ogni due settimane, sfruttando il giorno di riposo dell’impianto: esso ha lo scopo di distruggere anche quei contaminanti organici che resistono al trattamento normale ed esercita anche un potente effetto anti-alghe.